La mostarda Leccornie doc di Pandino è protagonista de La signora mostarda. Un percorso culturale alla scoperta di Pandino e del territorio cremasco, libro che porta la firma della scrittrice gastronomica e foodblogger Annalisa Andreini e che è stato ideato in collaborazione con Erica Orsini, titolare dell’azienda Leccornie doc.
Fondato nel 2002, Leccornie doc è un vero e proprio laboratorio artigianale, all’interno del quale si sperimenta in continuazione, con l’intento di arrivare a creare sapori sempre nuovi, partendo però dalla tradizione e dagli ingredienti più tipici e genuini.
Presentato lo scorso 12 maggio nella Sala Affreschi del Castello Visconteo di Pandino, il libro racconta appunto il comune di Pandino ed il suo territorio, attraverso un viaggio sia culturale che gastronomico, che parte -come suggerisce il titolo- proprio dagli utilizzi della mostarda in cucina, dai più tradizionali a quelli più moderni ed innovativi.
Il progetto è voluto e curato dal comune di Pandino, vincitore di un bando regionale sulla promozione turistica del territorio.
La prefazione del libro è affidata alle parole della giornalista Gigliola Reboani, ma diversi ed importanti sono i contributi presenti all’interno dello stesso, come ad esempio quello della pittrice Antonella Agnello e quello della promotrice del “Festival della mostarda” Ilaria Casadei, nonché le immagini del territorio realizzate dal fotografo Marco Mariani.
La prima parte dell’opera, che si concentra sulla descrizione naturalistica, architettonica, culturale ed artistica di Pandino, è seguita invece da un focus sulla gastronomia del territorio: la mostarda è infatti una delle prelibatezze gastronomiche più radicate nel cremonese, di cui Pandino è parte integrante; la missione di Leccornie doc e de La signora mostarda è quindi quella di valorizzare questo prodotto, esplorandone tutte le sfaccettature, i gusti e gli abbinamenti, anche i più inusuali.
Tantissime sono le tipologie di mostarda proposte nelle pagine del libro: quella classica, certo, ma anche quella di zenzero, di marroni, di fragoline, di pesche, di albicocche, di arance e di limoni.
Gusti diversi sono naturalmente sinonimo di stagioni diverse, ma anche di piatti differenti, adatti a tutte le portate, salate e dolci, e persino ai cocktail.
All’interno del libro, la mostarda non viene considerata soltanto come un importante abbinamento, ma viene in realtà presentata come un ingrediente in grado di arricchire i piatti della tradizione e che permette, allo stesso tempo, di realizzare ricette nuove e sorprendenti.
In quest’opera si alternano momenti storici e luoghi diversi, il cui incontro ha sempre il comune obiettivo di mettere in risalto le eccellenze del territorio di Pandino, in un racconto vivace ed appassionante.
Numerosi sono gli ingredienti che si mescolano per dare vita a questo libro: se la mostarda (con tutte le sue deliziose e versatili declinazioni) è la vera protagonista, i prodotti del territorio sono invece i suoi indispensabili coprotagonisti.
Il racconto viene costantemente guidato dall’ispirazione di chef e food blogger che, attraverso le loro idee e le loro ricette, creano delle vere e proprie opere d’arte per la vista e, soprattutto, per il palato.
