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· Abbiamo qualcosa da raccontarvi: "Scorci da vedere: Soncino dall’alto" ·
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Scorci da vedere: Soncino dall’alto

Soncino è stato dichiarato uno dei borghi più belli d’Italia: con la sua Rocca e la sua cinta muraria è un paese delizioso con tanti luoghi da scoprire e visitare, ricco di iniziative e di proposte turistiche che coinvolgono un sempre più grande numero di visitatori.

Un alto punto di vista

Domenica 18 marzo per tutti gli interessati è in programma una bellissima iniziativa: per la prima volta in assoluto con una visita guidata, con partenza dall’ex convento domenicano, ci si recherà sulla cupola della Pieve di S. Maria Assunta per ammirare il borgo medioevale di Soncino dall’alto. Da questa inusuale prospettiva si può ammirare l’impianto urbanistico tipicamente medioevale, con strade strette e case-torri che servivano sia come abitazione che come difesa. Chi osserva potrà scorgere lungo la Strada Granda i palazzi signorili con caratteristici portici e distinguere le tre piazze medioevali: quella del palazzo comunale, con la torre civica (sec. XII), quella mercantile, dove ancora si svolge il tradizionale mercato del martedì, ed infine quella religiosa, tra la Pieve e il convento domenicano di San Giacomo.

La Pieve di Santa Maria Assunta

Il luogo di questa speciale visita è la Pieve di Santa Maria Assunta, tradizionalmente indicata come la Pieve più antica della diocesi cremonese. Tradizione vuole che risalga addirittura al V secolo e che inizialmente fosse di culto ariano. Nel VII secolo fu anche sede vescovile a seguito del forzato esilio del vescovo di Cremona. Nel IX secolo divenne una Collegiata, con un Arciprete di nomina pontificia. Distrutta e ricostruita più volte nell’arco dei secoli, subì gravi danni durante un terremoto nel 1802. Alla fine dell’Ottocento l’architetto Carlo Maciachini dette alla chiesa l’attuale aspetto, costruendo l’imponente cupola ottagonale. Una chiesa sicuramente da visitare e dove soffermarsi ad ammirare anche la tela del pittore fiammingo Matthias Stom, allievo di Rubens, che raffigura un soggetto non ecclesiastico: la liberazione dalle catene di Flavio Giuseppe ad opera dell’imperatore romano Vespasiano. Potete anche vedere la presenza di una Trinità medievale (con le tre figure esattamente uguali e munite dei medesimi attributi) a lungo falsamente ritenuta una Trinità ariana. Caratteristica è la presenza di numerose reliquie tra le quali si ricordano la Sacra Spina, la Santa Mangiatoia, il Sacro Chiodo, e la Santa Croce. Non perdete dunque la gita in programma nel pomeriggio di domenica 18 marzo: sicuramente un modo speciale per trascorrere la domenica fuori porta!

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